Trovare l’isolante migliore per la propria casa non è sempre facile. Il mercato è ricco di proposte e di soluzioni diverse, che assolvono a funzioni varie e che proteggono a livelli diversi.
Tra le tante possibilità per l’isolamento termico per tetti, la più economica, innovativa e duratura è senza dubbio la fibra di cellulosa, materiale moderno perfetto per coibentare l’immobile.
La fibra di cellulosa è l’isolamento attualmente più impiegato quando bisogna effettuare lavori di ristrutturazione, perché non richiede un rimaneggiamento costoso del tetto. Le case costruite diversi anni fa, infatti, non erano state progettate per essere dotate di un isolante termico: fino a 20-30 anni fa non era consuetudine impiegare soluzioni per garantire il miglior comfort abitativo all’interno dell’appartamento e, soprattutto, per ottimizzare i consumi. Pertanto, chi decide di effettuare un’opera di ristrutturazione di una casa già in essere costruita fino ai primi degli anni Novanta ha necessità di utilizzare un isolante che possa essere installato senza dover effettuare grandi lavori sul tetto, che comportano un esborso notevole di capitali e grandi perdite di tempo. Va, inoltre, considerato che tantissime case italiane sono state costruite con un sottotetto inaccessibile, ossia completamente chiuso in cui è impossibile intervenire. Si tratta solitamente di un solaio piatto sopra il quale è stato realizzato il tetto con le falde: è una soluzione adottata per creare uno strato di aria tra il tetto e la casa. L’aria, infatti, è un isolante naturale e lo spazio vuoto tra il solaio e il tetto funge da cuscinetto: anche se minimo, quindi, un primo livello di isolamento è già presente in gran parte delle abitazioni ma questo non è senza dubbio sufficiente per evitare le dispersioni di calore verso l’esterno.
Ci sono dei casi in cui qualcuno sceglie di utilizzare questo spazio vuoto come ripostiglio, come camera aggiuntiva, e crea quindi una sorta di botola, ma trattandosi di un ambiente per lo più inospitale, la maggior parte delle persone sceglie di lasciarlo chiuso precludendosi qualunque accesso.
Questo spazio vuoto, quindi, diventa l’ambiente ideale per la realizzazione dell’isolamento della casa e può essere sfruttato per la posa delle fibre di cellulosa. L’isolamento termico per tetti di questa tipologia, infatti, è perfetto per limitare al massimo la dispersione di calore della casa: come tutti sanno, il calore tende a salire verso l’alto e ponendo uno strato di isolante a contatto con la superficie del solaio, invece che direttamente sotto i coppi del tetto vero e proprio, la dispersione di calore è ridotta ai minimi termini. Ponendo un isolante sotto le falde, prima di fermare la dispersione verrebbe scaldato anche l’ambiente di servizio del sottotetto e sarebbe un utilizzo inutile di una quantità di calore che, invece, potrebbe essere impiegata per continuare a scaldare gli ambienti abitati dell’appartamento.
Andando, inoltre, ad analizzare i progetti di coibentazione, paragonando quelli destinati alla superficie del solaio e quelli che, invece, vengono elaborati per l’installazione al di sotto dei coppi, si può notare come in quest’ultimo caso lo strato di isolamento termico per tetti in fibra di cellula non possa essere più spesso di 10 cm al massimo a causa dei limiti strutturali imposti dal tetto. Cosa significa? Significa che utilizzando uno strato di isolante più sottile, aumenta il coefficiente di dispersione del calore oltre che il costo per la sua installazione.
Non deve disperare chi ha impiegato il sottotetto come locale di sgombero: infatti, in questo caso si presuppone che si tratti di uno spazio abbastanza alto da poterci camminare comodamente, pertanto se si posa uno strato di coibentazione in fibra di cellulosa e si crea una struttura resistente atta al camminamento, è possibile ovviare al problema con una piccola rinuncia, guadagnando in comodità e, soprattutto, limitando i costi per il riscaldamento dell’abitazione nel periodo invernale.
Come si effettua la posa della fibra di cellulosa?
E’ importante sapere che il lavoro viene completato in una giornata lavorativa solitamente, proprio perché si tratta di un lavoro rapido che causa pochissimi disagi agli abitanti dell’immobile. Anche nel caso di tetti chiusi, infatti, non è necessario aprire dei varchi dall’interno della casa ma si può agire direttamente dal tetto. Anche nel caso di un tetto chiuso, l’accesso può essere creato semplicemente rimuovendo un coppo, una tegola o una pignatta: niente di più semplice e veloce per un operatore del settore. Ovviamente, si consiglia di effettuare questi lavori nel periodo estivo, quando le piogge sono meno frequenti e quando si può lavorare con tranquillità senza l’inconveniente degli elevati livelli di umidità.
Una volta creato il passaggio dal tetto, l’operatore inserisce nel sottotetto il tubo della macchina insufflatrice che rapidamente sparge la fibra di cellulosa raggiungendo anche i pertugi più piccoli e inaccessibili all’uomo. In questo modo si garantisce la posa uniforme dello strato di isolamento, anche nei punti più delicati. Grazie alla macchina insufflatrice è possibile creare una sorta di pannello monoblocco, senza giunzioni, perfettamente disteso in ogni parte della superficie.
L’intera operazione non dura che poche ore, tempo durante il quale l’operatore agisce sul tubo insufflatore per distribuire la fibra in maniera omogenea: al termine della posa, bastano pochi minuti per ripristinare il tetto e i coppi, richiudendo tutto senza lasciare nessun minimo segno dell’apertura