Donare è una pratica che ha numerosi aspetti positivi, sia per chi la fa che per chi la riceve. Si tratta infatti di un’azione generosa che produce un senso di soddisfazione, gratificazione e benessere psicofisico che si ripercuote su ogni aspetto della vita, facendo sentire meglio e più felici e dando un senso nuovo e uno scopo ben definito alla propria esistenza.
Oltre a questo, donare ha anche un impatto importante sugli altri, in quanto permette di aiutare chi ne ha più bisogno e di sostenere persone o comunità che si trovano in difficoltà. Che si tratti di sanità, ambiente o aiuti umanitari, le donazioni consentono di finanziare attività e progetti benefici che possono cambiare la vita a milioni di individui.
Fare donazioni ad associazioni no profit, inoltre, può diventare un’ispirazione da cui molti possono prendere esempio, promuovendo la diffusione della solidarietà su larga scala. Infine, donare assicura anche un vantaggio economico tangibile, in quanto permette di ottenere agevolazioni fiscali come incentivo per fare ulteriori donazioni. In questo articolo vogliamo analizzare proprio i benefici fiscali di una donazione, parlando di detrazione e deduzione e fornendo alcune preziose informazioni.
Come funziona la detrazione di una donazione
Per detrazione fiscale si intende uno strumento che permette al contribuente di ridurre il valore delle imposte lorde, andando quindi ad abbassare le tasse che si devono saldare allo Stato per legge.
Questa misura è valida per tutti i contribuenti che pagano l’IRPEF (imposta lorda sul reddito delle persone fisiche), quindi lavoratori dipendenti, pensionati e titolari di Partita IVA in regime ordinario (in regime forfettario non è possibile scalare nessuna spesa).
In caso di donazione ad associazioni no profit, quindi contributi in denaro o natura che si decide di destinare a cause benefiche di utilità sociale, la detrazione è pari al 30% dell’importo donato, per un totale complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro. Questa misura è valida soltanto per persone fisiche.
Come funziona la deduzione di una donazione
Rispetto alla detrazione, la deduzione fiscale influisce sul reddito, in quanto consente di abbassare la base imponibile, cioè la quota sulla quale vengono applicate le percentuali di tassazione. Quando si tratta di donazione a Enti del Terzo settore, questa agevolazione è possibile e consente di dedurre dal reddito complessivo netto la donazione per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.
Si tratta di un beneficio fiscale valido anche per le aziende, che possono dedurre fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza limiti assoluti. Inoltre, in caso queste realtà non riescano a godere della deduzione nel modo in cui hanno diritto, possono dedurre quanto non utilizzato negli anni successivi, fino al quarto anno dopo la prima dichiarazione.
Deduzione o detrazione per una donazione
L’importo delle donazioni ad associazioni no profit devono essere dichiarate nella dichiarazione dei redditi, in modo da attivare correttamente le agevolazioni fiscali. Importante sapere che detrazione e deduzione non sono cumulabili tra loro: questo significa che non è possibile applicare entrambe le agevolazioni contemporaneamente.
La scelta tra una e l’altra misura dipende dal reddito e dall’entità delle donazioni effettuate. Importante inoltre comprendere che per beneficiare di queste agevolazioni è necessario conservare tutta la documentazione, così da attestare l’ufficialità delle donazioni, che va allegata nella dichiarazione dei redditi. Infine, è fondamentale essere a conoscenza del fatto che le donazioni devono essere sempre e solo effettuate tramite metodi di pagamento tracciabili, come bonifico bancario, carta di credito, assegno o altre modalità che consentano di identificare il donatore e l’importo preciso versato, quindi mai in contanti.