Già nel 2015 si era segnalata un’evoluzione per quanto riguarda le regole inerenti al prestito ipotecario vitalizio, anche per i “doveri” delle banche; con il 2016 questo particolare prodotto creditizio si conferma valida alternativa alla vendita in nuda proprietà della propria abitazione, poiché permette di convertire in contanti parte del valore della casa senza dover lasciare l’immobile.
Il prestito ipotecario vitalizio è caratterizzato da maggior tutele e più trasparenza, per incontrare le esigenze degli over 60 che necessitano di liquidità, ma, al tempo stesso, non vogliono abbandonare la propria dimora.
Prestito ipotecario vitalizio: maggior tutela e trasparenza per gli over 60
Questa tipologia di prestito, che si rivolge a chi ha più di 60 anni, richiede molte tutele, perché i “protagonisti” sono pensionati e anziani. Se nel 2005, la Legge dell’allora Ministro dell’Economia Tremonti, prevedeva alcune regole, attualmente sono state introdotte novità importanti:
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allargamento dell’accesso al credito anche ai sessantenni e non più a coloro che avevano minimo 65 anni;
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possibilità di rimborso del prestito in qualunque momento;
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abbattimento degli interessi tramite la dilazione rateale del pagamento;
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possibilità di vendita dell’immobile al valore di mercato da parte degli eredi, con la piena titolarità e proprietà della casa che resta al soggetto finanziato.
Ecco i dettagli e le dichiarazioni del Ministro dell’Economia
Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha dichiarato che attraverso questa forma di prestito gli over 60 possono convertire il valore del loro immobile in contanti senza essere obbligati a lasciare la propria abitazione o a pagare capitale e interessi sul prestito fino a fine contratto.
Tra i dettagli economici della nuova formula di prestito c’è l’estinzione anticipata del finanziamento, tramite la vendita o il trasferimento dei diritti reali sull’immobile a terzi; il fatto che il valore del debito da restituire non può mai essere superiore al valore dell’immobile venduto e una specifica normativa per chi richiede il prestito da coniugato o convivente more uxorio: queste tipologie di persone devono entrambi sottoscrivere il prestito, anche se l’abitazione appartiene solo a uno dei 2 partner.
Entrambi devono aver compiuto 60 anni prima di firmare il contratto, così il credito si estinguerà solo dopo la morte di entrambi.