Mediaset oscura Rojadirecta: la decisione del Tribunale di Milano

Rojadirecta


Mediaset, dopo aver “strappato” i diritti di trasmissione della Champions League a Sky, e dopo aver “emulato” l’applicazione SkyGo ideando il sistema per device Mediaset Premium Play, il cui funzionamento trovate dettagliatamente descritto in questo articolo di SuperMoney News, ha dato un definitivo colpo a uno dei propri competitor, il sito di streaming Rojadirecta, ottenendone l’oscuramento.

Il sito più famoso di streaming pirata, che rappresenta una concorrenza sleale per le varie PayTv, è stato preso in esame su esplicita richiesta di Mediaset dalla sezione specializzata Impresa del Tribunale di Milano che ha ordinato a Fastweb di inibire tutti gli accessi al sito it.rojadirecta.eu.

Mediaset vs Rojadirecta: il primo tempo 4 anni fa

Non è la prima volta che Mediaset cerca di far squalificare il sito di sport in streaming: quattro anni fa, infatti, il colosso di Cologno ha ottenuto uno stop diretto al gestore del portale imposto dal Tribunale di Roma; un ulteriore match si è disputato nel 2013 e ha visto vincitore sempre Mediaset che ha ottenuto due ordini di sequestro del sito per opera della Procura di Milano.

Ma la domanda sorge spontanea, perché quest’ultima richiesta focalizzata su Fastweb? Sembrerebbe che l’azienda italiana sia stato l’unico provider ad aver deciso di non negare l’accesso a Rojadirecta: questo portò a una denuncia da parte del Biscione e ha portato per Fastweb l’obbligo, perentoriamente imposto dal giudice, di impedire l’accesso a it.rojadirecta.eu, e anche di ostacolare in futuro l’accesso a tutti i siti con il nome Rojadirecta all’interno del dominio.

Rojadirecta oscurato: ecco cosa prevede il provvedimento

Secondo il provvedimento del giudice il marchio del sito spagnolo non dovrà essere raggiungibile in alcun modo per gli utenti (cosa che adesso è già bypassata anche da chi non ha specifiche conoscenze informatiche): tutti i provider dovranno aumentare la vigilanza su eventuali possibilità di raggiungere il sito in qualche modalità trasversale, anche perché la sentenza ha previsto 30mila euro di multa per ogni giorno di ritardo nell’applicazione della normativa.

Mediaset è sicuramente soddisfatta del risultato ottenuto e spera che la situazione possa perdurare, così, eventualmente, da riuscire a ottenere nuovi clienti abbonati ai suoi pacchetti di PayTv di calcio che, dopo la disastrosa campagna di investimenti sulla Champions League, si augura possano risalire.

Il web, nel frattempo, si è mobilitato per tornare a vedere Rojadirecta, superando le barriere imposte dalla legge e potendo, illegalmente lo precisiamo, continuare a fruire di Rojadirecta e delle performance delle proprie squadre italiane e straniere del cuore.