Formula 1, un tetto ai costi potrebbe riaprire i giochi

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formula 1In poco più di tre anni, la Formula 1 auspica di entrare in una nuova era che dovrebbe includere innovazioni utili per poter creare un campionato con distribuzione dei ricavi più equa e costi più controllati. E venerdì scorso, nel Bahrain, è stato segnato un primo passo decisivo per poter definire questo scenario futuro: durante un incontro durato 90 minuti, infatti, il presidente e amministratore delegato della F1 Chase Carey e il boss del motorsport Ross Brawn, hanno presentato la propria visione di F1… del campionato dal 2021.

Tra le novità più importanti vi è quella secondo cui la F1 vorrebbe introdurre un limite di costi, anche se non è stato deciso ancora in che modo. Tuttavia, quando gli è stato chiesto di commentare la conferenza stampa di venerdì in Bahrain, la vicepresidente della squadra Williams, Claire Williams, ha dichiarato la necessità di trovare un compromesso in questo senso. In un’intervista con Sky Sports, Brawn ha invece dichiarato di non voler commentare eventuali tetti ai costi, “perché è qualcosa che vogliamo ancora discutere con i team”.

Brawn ha comunque precisato che nei limiti ai costi potrebbero non essere inclusi gli stipendi dei piloti, o ancora il marketing, perché “in termini di sviluppo di uno sport e di un marchio, le squadre dovrebbero essere libere di fare quello che vogliono. (…) Pensiamo che sia necessario reindirizzare i nostri riferimenti su ciò che è giusto da spendere in F1. Di conseguenza, avremo una concorrenza più accesa, con team con modelli di business migliori, e uno sport migliore”.

Appare evidente fin d’ora che apporre un limite ai costi potrebbe rappresentare una bella sfida per i team, e in particolare per alcune squadre, ma i responsabili del circo della Formula 1 sono fiduciosi che il sistema possa essere abbastanza robusto da scoraggiare i team dall’infrangere le regole. Ma cosa succederebbe se lo facessero? L’intenzione è essere abbastanza rigorosi e, dunque, se viene trovata una trasgressione nella stagione successiva, si intenderà applicare una penalità per quell’anno, al fine di non sconvolgere il risultato del campionato della precedente stagione. E, mentre alcune squadre saranno costrette a ridurre in modo significativo la propria forza lavoro, si spera che l’aumento dei fondi per le squadre più piccole significhi che potrebbero essere più in grado di reclutare tecnici esperti e sviluppare positivamente la competizione.

Anche l’attuale struttura delle entrate della F1 è stata a lungo oggetto di dibattito. È opinione diffusa che il sistema sia “ingiusto” e fortemente ponderato a favore di alcuni team, considerato che buona parte dei ricavi viene ripartita tra le squadre a seconda della loro posizione nel campionato costruttori. Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren e Williams ricevono inoltre pagamenti aggiuntivi. Dal 2021, la F1 vuole applicare un sistema di entrate più equo, che prevede che i team ricevano i pagamenti in base alle prestazioni, e venga riconosciuto l’impegno dei fornitori di motori.

Ad ogni modo, per il momento di sole ipotesi si tratta. E difficilmente tali ipotesi saranno in grado di sconvolgere le quote disponibili sui migliori broker come https://scommesse.netbet.it/ per la vittoria finale del campionato dei prossimi anni…