La Sardegna è raggiungibile attraverso aliscafi e traghetti, che puoi facilmente prenotare su siti come offertetraghettisardegna.net, ed è principalmente famosa per le sue acque cristalline e la sabbia fine: il suo mare sa incantare chiunque, tanto che ogni anno centinaia di migliaia di turisti decidono di trascorrere proprio qui la loro estate. Ma questa regione ha anche molto altro da offrire, specialmente dal punto di vista culturale. Dall’epoca nuragica fino ai giorni nostri la Sardegna ha tramandato tradizioni ed usi senza tempo, tanto da venire considerata come una vera e propria fonte di ricchezze, sia per la vista che per l’intelletto.
Tra mostre, musei e storia sarà facile lasciarsi emozionare. In questa guida ti accompagneremo nei meandri del turismo culturale in Sardegna: non perdere nemmeno una riga!
Museo Archeologico di Cagliari
Si tratta del museo archeologico più importante di tutta la Sardegna: conserva i numerosi oggetti e reperti che datano dall’età prenuragica fino all’alto Medioevo. Qui si può apprezzare veramente la storia e la cultura degli antichi sardi, dalle note statue dei Giganti di Mont’e Prama fino ad una vasta collezione di bronzi, passando per reperti di origine romana è testimonianze della civiltà Nuragica.
MAB di Sant’Antioco
Questo museo raccoglie vari reperti provenienti dall’isola di Sant’Antioco. Espone l’evoluzione della città di Sulcis (com’era anticamente chiamata l’isola dai Fenici), la più antica città fenicia sarda, dall’era del Neolitico fino al II secolo d.C. Consigliamo di visitare l’intero gruppo museale: sia il museo archeologico, che il Tophet, il museo etnografico, il Villaggio Ipogeico e Forte Sabaudo. Stazione dell’Arte di Ulassai
È un museo di arte contemporanea estremamente suggestivo: al suo interno potrai conoscere le opere di Maria Lai. La sua arte, che coniuga in sé la contrapposizione tra Sardegna e il resto del mondo, sa emozionare davvero. Il museo sorge ora al posto di un’antica stazione, dal quale si può godere di un bellissimo panorama.
MAN di Nuoro
Il MAN è probabilmente il museo di arte moderna e contemporanea che più spicca tra tutti quelli presenti in Sardegna. Si tratta di una porta verso un universo fatto di linee, colori e bellezza. Le mostre che potrai trovare al suo interno spaziano sempre tra tematiche ed epoche differenti, con opere tanto provenienti dalla Sardegna quando da tutta Italia ed Europa.
Tharros
Siamo nella provincia di Oristano, all’estremità situata più a Sud della Penisola del Sinis. Questa antica città venne fondata probabilmente alla fine del VIII secolo a.C. da delle popolazioni di stirpe fenicia. I reperti archeologici si affacciano su un mare dal blu intenso: il contrasto tra questo colore e le colonne bianche è davvero suggestivo, specialmente durante le giornate di sole.
Nora
Qualche decina di chilometri più a sud di Cagliari, troviamo Nora: era un’antica città dapprima fenicia, poi cartaginese e diventata infine un centro nevralgico romano. Addirittura è possibile fare snorkeling ed ammirare tanto le strade quanto i reperti di epoca romana nei fondali del mare: un’esperienza veramente irripetibile.
Tuvixeddu
Si tratta di una delle necropoli più vaste in tutto il Mediterraneo: si snoda tra le rocce calcaree di uno dei sette colli di Cagliari. Affianco a questa, si conservano ancora i resti dell’antica città: pavimenti dove si può vedere la dea Tanit, ma anche murature a telaio.
Nuraghi
Sono le famose costruzioni in pietra, di forma conica, sparsi un po’ in tutto il territorio della Sardegna. Li chiamano anche Stonehenge del Mediterraneo: la loro origine è tuttora avvolta da un mistero. In tutta la regione se ne contano più di settemila, quindi non sarà difficile incontrarne uno: ti consigliamo, però, il sito nuragico Su Nuraxi di Barumini, tra i più noti e meglio conservati.
Tombe dei giganti
Sono delle tombe collettive di età nuragica, anche queste diffuse in tutta la regione. La loro struttura è molto particolare: la pianta ricorda il muso di un toro, molto importante per i Nuragici perché simbolo della divinità maschile. Tuttavia questa è solo un’ipotesi, perché la loro civiltà è ancora oggi avvolta da un fitto mistero.