L’Albania, dal punto di vista turistico, è ancora una terra tutta da scoprire: eppure proprio l’assenza del turismo di massa che colpisce le terre confinanti, ha permesso all’Albania di preservare l’autenticità di alcuni luoghi dove sembra infatti che il tempo si sia fermato. Sono infatti molti i siti UNESCO in Albania, così come notevoli sono le aree archeologiche figlie di un passato tanto lontano quanto affascinante.
Viaggio culturale in Albania: cosa vedere
Un tour culturale in Albania non può non partire dal sito archeologico di Butrinto, chiamata da Virgilio Buthrontum e dichiarata Patrimonio dell’UNESCO. Aggirandosi tra le sue rovine si attraversano secoli di storia, dal III a.C. fino all’epoca bizantina: si scorgono i resti di un teatro greco, dell’Acropoli, delle terme e di lussuose dimore.
In Albania vi sono anche i resti dell’antico centro illirico di Byllis progettato da Ippodamo di Mileto, di Amantia, costruita sul fianco di una montagna nel V a.C. e della bellissima Antigonea, costruita da Pirro in onore della sua consorte.
Tra i siti UNESCO albanesi vi sono due città che rappresentano una finestra sul dominio ottomano sul Paese: una è Argirocastro, bellissima con le sue tipiche costruzioni kule, i vicoli acciottolati, i bazar e le mosche, affiancate alle chiese settecentesche. C’è poi Berat, dominata dal suo castello e soprannominata “la città dalle cento finestre”: questa città ha le sue zone più caratteristiche negli storici quartieri di Gorica e Mangalemi, abbarbicati sul fianco di un monte sulle rive del fiume Osum.
Anche le città più note custodiscono un ricco patrimonio storico-culturale e Durazzo ne è la prova: sorge sui resti dell’antica Epidamnos e il suo passato vive ancora nei resti dei bagni pubblici del II d.C., nell’anfiteatro romano, nell’acquedotto romano e nelle imponenti mura bizantine. Imperdibile una visita al Museo Archeologico di Durazzo, all’interno del quale è possibile ammirare un meraviglioso mosaico risalente al IV a.C..
La stessa Saranda, vivacissima località balneare albanese, è una tappa fondamentale in un tour culturale in Albania: sono infatti da visitare il Museo Archeologico e il Monastero Paleocristiano eretto in memoria dei legionari cristiani uccisi in Armenia per via della loro religione.
A due passi da Saranda sorge anche il sito archeologico di Finiqit, antica città del III a.C. costruita ai piedi dei monti Acrocerauni: di quella che è considerata dagli storici l’antica capitale dell’Epiro, restano i monumentali resti del teatro, dell’agorà, dell’acropoli e delle basiliche.
Come raggiungere l’Albania
L’aereo è il mezzo certamente più rapido per raggiungere l’Albania, visti anche i molti collegamenti tra il paese balcanico e l’Italia: l’Aeroporto di Tirana, sito in località Rinas, è lo scalo principale di tutta l’Albania.
Chi preferisce raggiungere l’Albania in traghetto, può optare per le navi che partono da Bari, Brindisi, Trieste e Ancona: i principali porti albanesi sono invece Saranda, Durazzo e Valona.
Ben più lungo è il viaggio che aspetta chi invece ama viaggiare in auto: deve infatti percorrere gli 850 Km della strada europea E71 che collega Trieste con la città albanese di Scutari, ma soprattuto superare ben cinque dogane (si devono infatti attraversare Montenegro, Bosnia, Croazia e Slovenia).