Come gestire al meglio i propri risparmi

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Il dibattito su come gestire al meglio i propri risparmi è ormai da tempo sempre più infuocato. Una crescente insicurezza nell’economia globale ma anche una forte sfiducia verso gli istituti di gestione (banche, istituzioni pubbliche e compagnie private) hanno generato una crescente mole di risparmi specialmente tra privati (si sa, il pubblico è sempre in deficit).

Ma quindi, assumendo che ognuno di noi cerca costantemente di risparmiare qualcosa (per fini di consumo come l’acquisto di un’automobile o per fini d’investimento come l’acquisto di una casa), qual è il modo migliore per gestire i nostri risparmi?

Noi preferiamo seguire il famoso proverbio “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Con ciò vogliamo affermare che, nonostante (o forse, proprio perché) l’economia globale subisca sempre più frequentemente forti scossoni (tra i tanti si veda il rallentamento dell’economia cinese o la recente crisi petrolifera), è sempre meglio investire autonomamente i propri risparmi (seguendo ovviamente la propria avversione al rischio).

Ma come possiamo fare ciò? In questo il Trading Online viene in nostro aiuto. Il Trading (dall’inglese to trade, “commerciare”) è l’attività di compravendita di strumenti finanziari di vario tipo (azioni, obbligazioni, valute e indici o materie prime tramite strumenti derivati vari).

In sostanza, un broker, gratuitamente o dietro pagamento di un canone mensile, ci mette a disposizione una piattaforma di trading sulla quale possiamo caricare denaro reale da investire e grazie alla quale siamo in connessione con (tipicamente) tutte le più importanti piazze finanziarie mondiali. Si consiglia di fare comunque sempre molta attenzione nella scelta del broker: l’offerta è ampia ed alcuni broker possono essere più attendibili ed affidabili di altri (e magari avere anche commissioni più basse).

Una volta quindi selezionato un broker ed aver ottenuto gli accessi al software, come si fa Trading? Abbiamo trovato una guida molto interessante nel sito Jobtrading.it e, dopo averla letta accuratamente, possiamo darvi qui una risposta riassunta per somme righe.

L’attività di Trading Online si svolge tipicamente seguendo i principi sanciti da due discipline di base: l’Analisi fondamentale e l’Analisi tecnica.

La prima è più antica ed ha come obiettivo l’individuazione del fair value (o valore intrinseco) di un’azienda: in sostanza, quanto effettivamente vale quell’azienda. Il secondo passo è confrontare questo valore con quello offerto sul mercato. Ovviamente esistono diverse metodologie per calcolare entrambi i valori: per il fair value ad esempio potremmo usare il DCF Model (Discounted Cash Flow Model o il DDM (Dividend Discount Model). Per il secondo invece la capitalizzazione di borsa (prezzo di un’azione per numero di azioni emesse) potrebbe essere una valida approssimazione.

La seconda, invece, è una disciplina più recente basata sullo studio grafico e non delle serie storiche del prezzo dello strumento (giornaliere come mensili o intraday). In questo concetti grafici come configurazioni e trendline o strumenti come le medie mobili, indicatori sovrapposti o separati ed oscillatori, ci vengono in aiuto. Di base, l’analisi tecnica è più usata perché più veloce e grazie all’utilizzo di prezzi giornalieri permette di effettuare investimenti con una frequenza maggiore rispetto all’analisi tecnica.

Concludiamo ricordandovi sempre che anche nel trading online, come per ogni cosa, tanto più studio si pratica prima di iniziare ad investire, tanto migliori saranno i risultati! E non sottovalutate mai gli aspetti psicologici!