I francobolli tedeschi: Francobolli nella Grande Guerra

Effetti dell'iperinflazione sui francobolli tedeschi


Anche i francobolli tedeschi vengono esposti nella mostra intitolata Francobolli della Grande Guerra, dedicata alle emissioni filateliche dei paesi belligeranti durante la Prima Guerra Mondiale.

Una mostra itinerante che diventa un evento imperdibile per i collezionisti ma anche per tutti gli amanti della storia, della geografica, della cultura, pronti ad ammirare esemplari di altissimo valore simbolico che strutturati e raggruppati per emissione e per caratteristiche tecniche e di raffigurazione, raccontano storie e curiosità di un periodo drammatico ma altamente significativo per l’umanità.

Tra tutti i francobolli in esposizione, quelli tedeschi raccontano, fra le altre cose, il periodo dell’inflazione, che permane impresso sulla loro facciata.

La storia dei francobolli tedeschi tra gli anni Dieci e Venti racchiude infatti diversi spunti interessanti. Tutto si inquadra nell’epoca dell’Impero Tedesco, che ha campeggiato nell’attuale Germania tra il 1903 e il 1918.

La Prima Guerra Mondiale per l’Impero Tedesco e l’inflazione

La nazione era entrata in guerra con l’obiettivo di farla finire molto presto, cercando di raggiungere subito Parigi prima di farsi fermare dai russi sulla Marna. Le truppe tedesche erano state quindi costrette a cambiare strategia, passando ad una guerra di posizione. Ma il sogno aveva cozzato brutalmente contro la realtà dei fatti: con la Russia che aveva sconfitto i soldati in più riprese, con la sconfitta anche contro gli inglesi e i francesi. Dopo quattro anni di battaglie, l’Impero Tedesco ne era uscito con le ossa rotte e con poco meno di due milioni di morti, più di quattro milioni di feriti e più di un milioni tra prigionieri e dispersi: un bilancio pesantissimo.
Con queste premesse, la Germania aveva vissuto una situazione di netta stagnazione sotto l’aspetto economico. Il Governo aveva iniziato ad affidarsi al prelievo fiscale per rimpinguare le proprie casse, oltre all’introduzione dei titoli di debito dalla scadenza non troppo lunga. Le uscite erano superiori rispetto alle entrate a causa del conflitto e di altre contingenze, con un forte incremento dell’indebitamento a breve termine. Lo Stato aveva creato nuove monete e questo non aveva fatto per nulla bene al quadro finanziario del Paese, costretto a fare i salti mortali per cercare a tutti i costi di risollevarsi. I prezzi erano aumentati in misura esponenziale e la moneta circolante non bastava più per sfamare l’intera popolazione.
Non bastava stampare banconote in quantità industriale… ogni tecnica risultava totalmente inutile, gli stipendi delle persone non erano più sufficienti per vivere un’esistenza quantomeno dignitosa.

Effetti dell'iperinflazione sui francobolli tedeschi

L’inflazione e i facciali dei francobolli tedeschi

E’ proprio in questo contesto che si era reso necessario l’inserimento di una serie di nuovi francobolli tedeschi, dai costi sempre più elevati. Le tariffe postali avevano a loro volta subito vari cambiamenti, ed il valore dei francobolli era stato progressivamente aumentato. Per fronteggiare una situazione così complicata, l’amministrazione postale della Germania era stata obbligata a realizzare una lunga sequenza di francobolli corredati da facciali molto alti: nel corso di pochi mesi, si era passati da esemplari dal valore massimo di venti marchi ad altri da cento, per poi salire fino a mille, diecimila, dieci miliardi e addirittura cinquanta miliardi. Una crescita esponenziale vissuta soltanto negli anni di massima inflazione, con le Poste che erano state costrette ad emettere francobolli con soprastampe, poiché non erano più in grado di gestire le emissioni.
Con il passare dei mesi, il denaro valeva sempre meno

La mostra filatelica Francobolli nella Grande Guerra porta al pubblico non solo emissioni filateliche, ma vere e proprie storie, racconti di un tempo passato, curiosità, dettagli che non sempre si ritrovano sui libri di storia: stimola il dialogo, stimola la curiosità, stimola quindi lo studio e l’accrescimento della cultura personale con un sistema dinamico, adatta quindi ai comuni, ma anche alle scuole e agli enti o associazioni che vogliano ospitarla: www.francobolligrandeguerra.it