Gli adesivi costituiscono una tecnologia antichissima. Sono una categoria merceologica costituita da polimeri. Possono essere di origine animale, vegetale o sintetica, ma solo le resine sintetiche garantiscono caratteristiche di costanza nelle prestazioni, indispensabili oggi nelle applicazioni industriali. L’industria degli adesivi sintetici si è sviluppata soprattutto a partire dai primi decenni del Novecento ed ha ormai sostituito quasi completamente gli adesivi di origine naturale. Gli adesivi trovano impiego nei settori più svariati e possono essere utilizzati per le applicazioni più diverse, basti pensare che i prodotti in commercio appartenenti a tale categoria sono attualmente circa 250.000.
In italia segnaliamo il sito dell’azienda bresciana Arix https://www.ariximballaggi.it/ dove si può vedere la vasta offerta di questi prodotti industriali. Rispetto ad altre tecniche di giunzione gli adesivi possono essere utilizzati per accoppiare potenzialmente ogni combinazione di materiali, conservandone le proprietà e senza causare danni, anzi, in alcuni casi migliorandone le caratteristiche. Si tratta di sostanze non metalliche il cui obiettivo è quello di tenere unite due superfici attraverso legami denominati coesione (fissaggio interno dell’adesivo) e adesione (fissaggio alla superficie). Si suddividono comunemente in strutturali, di tenuta e sigillanti, ma solo i primi rispondono ad elevate esigenze di resistenza; gli adesivi di tenuta possono essere utilizzati solo in assenza di sollecitazioni esterne, mentre gli adesivi sigillanti servono ad unire due superfici o a proteggere una superficie singola in modo da impedire infiltrazioni di gas o liquidi. Anche il processo di presa è discriminante.
Negli adesivi sintetici impiegati a livello industriale, dove occorre una maggiore resistenza, la presa avviene nella maggior parte dei casi a seguito di reazione chimica (polimerizzazione, poliaddizione e policondensazione); quest’ultima può avvenire sia a caldo, ossia può essere causata da un aumento della temperatura, che a freddo, quando la reazione avviene mescolando due componenti prima dell’applicazione. Negli adesivi indurenti per reazione chimica il polimero si forma durante la fase di indurimento a partire da monomeri o oligomeri. Gli adesivi sono disponibili in diverse forme fisiche: liquidi, anche applicabili tramite nebulizzatore, solidi detti anche termofusibili, hot melt o colla a caldo, e infine in pasta.
Gli adesivi termofusibili, ad esempio, sono privi di solvente e quindi non inquinanti, vengono dispensati tramite applicatori comodi e adattabili a esigenze molto differenti come quelle dell’industria del mobile, dell’imballaggio ed elettronica. La gamma di adesivi disponibili, già numericamente impressionante, è destinata ad aumentare perché ogni minimo cambiamento dei componenti ne modifica le proprietà. Contestualmente si assottigliano le distinzioni tra le diverse classi. Lo sviluppo dell’industria degli adesivi sintetici dipende dalla richiesta di nuove applicazioni e nuove funzionalità. Si assiste inoltre, negli sviluppi più recenti, ad un incremento degli adesivi privi di solvente a discapito di quelli a base solvente, con una riduzione costante dell’emissione di sostanze nocive.