La stagione 2015/2016 della Roma



Sembrava che la stagione 2015/2016, fosse l’anno perfetto per la Roma di Rudi Garcìa, per poter finalmente vincere uno scudetto che nella capitale manca dal 2001. I fattori che hanno portato a questi pensieri sono molti, come ad esempio l’arrivo di un attaccante come Edin Dzeko, il rafforzamento della squadra nei reparti deboli con gli arrivi di Digne, Rudiger, Salah, e l’indebolimento della Juventus che vende i suoi gioielli Pirlo, Tevez e Vidal.

Come sempre però, le aspettative iniziali vengono deluse dopo poco tempo. Questa stagione, i tifosi romanisti non la dimenticheranno facilmente, a causa di molti episodi perlopiù negativi purtroppo. Andiamo a scoprire insieme la stagione 2015/2016 della AS Roma.

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La stagione

La Roma inizia barcollando questa Serie A, pareggiando per 1-1 sul campo dell’Hellas Verona. La giornata successiva però, la Roma affronterà allo Stadio Olimpico, la Juventus vice campione d’Europa di Massimiliano Allegri. La Roma riesce a vincere grazie ai gol dei due bosniaci, Pjanic e Dzeko, dando altra speranza ai tifosi.

La Roma di Rudi Garcìa però, ad un certo punto del campionato inizia a dimostrare i limiti sul piano del gioco. Proprio in questo periodo, iniziano ad arrivare pareggi su pareggi e rare vittorie. Per questo la società, alla fine del girone d’andata, prima del capodanno Art Cafè, esonera l’allenatore francese per dare spazio a Luciano Spalletti.

Il ritorno di Spalletti sulla panchina dei giallorossi fomenta l’ambiente. Intanto arrivano i nuovi acquisti dal mercato di Gennaio, ossia El Shaarawy, Perotti e Zukanovic, ma allo stesso tempo arrivano le cessioni di Iturbe e Gervinho. Col ritorno di Spalletti e grazie ai nuovi acquisti, la Roma riesce a risalire dal quinto al terzo posto, offrendo un gioco davvero spumeggiante.

Ma uno dei motivi per cui i tifosi giallorossi non dimenticheranno questa stagione, è legato al simbolo di Roma e dei tifosi romanisti: Francesco Totti. Questa infatti, potrebbe essere l’ultima stagione del Capitano, non più desiderato dalla società, nonostante le grandi prestazioni condite da gol (finora 4 gol in 9 presenze) che hanno salvato la Roma in più occasioni.

Il caso Totti-Spalletti infatti è stato sulla bocca di tutti per molto tempo. Spalletti lascia in panchina il Capitano, che però quando entra negli ultimi minuti, dimostra sempre e subito di essere una vera leggenda, come in Roma-Torino, dove i giallorossi erano sotto per 1-2, quando Totti entra a 4 minuti dalla fine, segnando due gol che ribaltano il risultato in 3-2 per la Roma.

La Roma è quindi riuscita a gettare un altro anno dove poteva portare a casa qualche titolo