Referendum Costituzionale: votare Sì o No?

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Il prossimo referendum 4 dicembre il popolo italiano è chiamato alle urne. In oggetto c’è la riforma costituzionale approvata dal Parlamento e proposta dal Governo Renzi. Il referendum costituzionale cosa prevede? Sostanziali modifiche a 36 articoli della Costituzione.

Per il referendum 4 dicembre cosa si vota? I cittadini sono chiamati ad esprimere la propria opinione e per farlo dovranno aver ben chiaro i cambiamenti che entrambe le opzioni susciterebbero.

Il quesito che i cittadini si troveranno di fronte tra pochi giorni sarà il seguente:

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»

Ogni cittadino dovrà esprimere la propria preferenza sulla scheda elettorale apponendo una croce sulla casella del Sì o del No. Si tratta di un referendum confermativo e per tanto non sarà necessario il raggiungimento di un quorum per l’approvazione della nuova riforma. La riforma verrà approvata o non approvata con qualunque partecipazione alle urne da parte dei cittadini.

A differenza di un referendum abrogativo, quello del 4 dicembre non prevede l’approvazione di segmenti differenti, la modifica alla legge costituzionale è da accettare o non accettare in toto.

Referendum 4 dicembre si o no: ecco le ragioni di entrambe le posizioni.

La vincita del Sì comporterà:

  • minor tempi per le approvazioni delle leggi, evitando la navetta tra Camera e Senato
  • il taglio degli stipendi di 315 Senatori, in quanto i 100 previsti dalla riforma percepiranno il loro indennizzo regionale o comunale
  • il CNEL viene abolito
  • le Province vengono eliminate dalla Costituzione
  • il quorum per i referendum verrà diminuito e le leggi di iniziativa popolare verranno esaminate in tempi certi
  • il Governo sarà più stabile e le opposizioni avranno maggior potere di controllo
  • minori controversie tra Stato e Regioni, tornando allo Stato molte delle competenze ora distribuite

La vincita dei No lascerà invariata la Costituzione Italiana. Le ragioni di chi sceglie di votare no a questo referendum del 4 dicembre sono riassumibili nei punti seguenti:

La modifica dell’art 75 costituzione comporta una minor partecipazione dei cittadini, che oggi possono intraprendere iniziative popolari con un terzo delle firme che richiederebbe la nuova riforma.

Chi parteggia per il No sostiene anche che questa modificazione potrebbe comportare più confusione, rispetto alla semplificazione che invece sarebbe necessaria. Il bicameralismo comporterebbe ulteriore confusione e i conflitti tra i poteri regionali e statali aumenterebbero anziché diminuire.

Non di meno chi sostiene il No, sostiene anche che i costi della politica non sono realmente ridotti. I costi calerebbero solo di un quinto, mentre andrebbero dimezzati i deputati per raggiungere un risparmio più importante.

Ai No fa paura anche l’accentramento dei poteri alla Camera che con la maggioranza avrebbe in mano organi di garanzia come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale