Cassetta di sicurezza: il caso del decesso del titolare



Negli ultimi anni, il servizio di fornitura di cassette di custodia bancarie ha preso notevolmente piede. I costi cassette di sicurezza in Svizzera, Stato in cui tale possibilità è sempre più ambita dai consumatori locali e dai transfrontalieri, si aggira intorno ai 200 franchi annui per le cassette di dimensioni più ridotte e può arrivare fino ai 1.000 franchi per quelle di grandezza più significativa. In Italia il costo è leggermente minore e oscilla fra i 50-60 euro per le più piccole fino a un massimo di 5-600 euro l’anno per quelle più capienti.

Da un punto di vista legale, la gestione di una cassetta di sicurezza presenta diverse falle, che riguardano soprattutto la sfera fiscale: l’obbligo alla trasparenza va infatti in conflitto con il principio della tutela della privacy, punto cardine di tale servizio. Un altro aspetto da chiarire è quello che riguarda il decesso del titolare della cassetta. Come ci si comporta in questi casi?

Decesso di uno dei cointestatari

Nel caso in cui una cassetta di sicurezza sia intestata a due o più soggetti, le norme in vigore prevedono che gli altri intestatari comunichino alla banca l’avvenuto decesso. L’apertura della cassetta di sicurezza resta facoltà degli altri intestatari mentre la quota in possesso del defunto viene trasmetta ai suoi eredi, nel caso in cui essi non risultino già cointestatari della cassetta. Eventuali deleghe a terzi non perdono di valenza legale.

Decesso di un intestatario unico

In caso di decesso dell’intestatario unico di una cassetta di sicurezza, gli eredi sono legalmente riconosciuti come nuovi proprietari del suo contenuto. La stima del valore del deposito spetterà sia a livello legale sia economico a questi ultimi. Gli eredi non hanno però facoltà di chiedere l’annullamento di eventuali deleghe depositate dal de cuius prima della morte.

A chi rivolgersi

La situazione richiede l’intervento del notaio che si occupa di gestire la pratica per l’eredità. Egli dovrà essere affiancato da un perito in grado di stimare il valore del contenuto della cassetta di sicurezza. L’apertura della cassetta, inoltre, potrà essere autorizzata dalla banca solo in presenza di un funzionario dell’Amministrazione finanziaria. Quest’ultima figura può essere sostituita dal notaio.